La rigenerazione ossea avviene tramite il prelievo di una provetta di sangue del paziente.
Si utilizzano in sostanza i fattori della coagulazione del sangue, separando la parte delle piastrine dal resto del sangue.
Il processo di separazione avviene tramite centrifugazione della provetta che permette appunto di concentrare e separare le molecole contenute nel sangue.
Si arriva nel 2005 a sfruttare altri componenti del sangue che meglio interagiscono nei processi di riparazione dei tessuti quale il CGF (concentrated growth factor) concentrato dei fattori della crescita.
In particolare la presenza delle citochine aiuta le cellule staminali unipotenti contenute nel sangue a differenziarsi e stimolare la crescita ossea.
Chiaramente questa metodica ed utilizzo dei CGF ha dato nuovi impulsi alla cosiddetta” Rigenerazione Ossea” che rappresenta l’evoluzione dell’innesto osseo.
In campo odontoiatrico dove oggi l’implantologia, inserimento di viti in titanio nell’osso, rappresenta sempre di piu’ il campo di interventi nel cavo orale, l’ausilio dei Fattori di Crescita inizia ad essere una condizione imprescindibile in quanto spesso ci troviamo ad affrontare situazioni dove la mancanza di osso spesso limita la possibilità di eseguire correttamente l’intervento.
Il prodotto della centrifugazione del sangue appare di consistenza gelatinosa e puo’ essere utilizzato assoluto come riempimento di cavita’, ad esempio dopo l’estrazione di un dente o inserimento di una vite endossea, nel trattamento delle problematiche parodontali, ad esempio gengive che si retraggono o correzione di anomalie di forma e volume, nella rigenerazione dell’osso integrato da osso sintetico o di derivazione animale quale bovino, equino o suino, senza tralasciare osso autologo cioè osso proprio.
La presenza nel CGF di tutto ciò che rappresenta le fasi della coagulazione significa che i processi di riparazione saranno più rapidi con una remissione significativa dell’infiammazione post-intervento.
Questo fenomeno permette di avere una guarigione rapida, priva di dolori che chiaramente è confortevole per il paziente che subisce l’intervento.
